«Se una goccia di inchiostro cade nello stesso momento sul tuo libro e sulla tua veste, pulisci prima il libro e solo dopo l’abito.»
Se una goccia d’inchiostro è l’ultimo scritto del poeta e saggista di origini milanesi Roberto Malini, studioso e ricercatore nei campi della mistica e della storia delle religioni. L’opera, edita nel dicembre 2016 da Lavinia Dickinson Edizioni, si avvale delle fotografie di Steed Gamero, un fotografo e artista peruviano che ha al suo attivo numerosi premi letterari. Si tratta di un testo sulla natura dell’anima, e sulle grandi potenzialità che sono riconosciute all’uomo, se solo egli ne fosse consapevole.
Si esplora il mondo della Qabbalah, una parola ebraica che significa “ricezione”, ovvero come la tradizione viene recepita, passando da una generazione all’altra. In particolare, tale termine indica le dottrine esoteriche e mistiche ebraiche concernenti Dio e l’universo, che sembrano essere state rivelate nell’antichità ad un ristretto numero di eletti, e poi, appunto tramandate nella cerchia degli iniziati. Quella stessa Qabbalah che insegna all’uomo a porsi delle domande: il “che cosa” e “chi”. Fondamentale è ricevere da chi possiede la conoscenza le indicazioni atte a intraprendere un cammino che conduca oltre le forme visibili – che fanno parte del mondo reale –, per andare alla ricerca dell’origine di quell’immensità che è la natura e la nostra essenza. Rabbi Avraham Greenbaum, studioso inglese nell’ambito dell’ebraismo, scrive nella nota introduttiva al libro:
«Se vogliamo finalmente soffermarci a guardare dentro di noi, a contemplare le nostre vite, ci accorgeremo che siamo ossessionati da futili distrazioni che distolgono la nostra attenzione dalla ricerca, fuori di noi, della gloria radiosa che appartiene alla sorgente da cui scaturisce la realtà di questo singolare, meraviglioso mondo. Quando abbandoneremo le nostre “divinità” fatte d’oro e d’argento e cercheremo questa luminosa verità, troveremo unità, amore e serenità. Non avremo più bisogno di armi letali, quando ci incammineremo tutti insieme sulla via della vita e della verità.»
Ritroviamo quel “dualismo” che da sempre fa discutere l’uomo. Le due metà di un mondo materiale, identificate in una tensione verso l’alto, forse per sete d’immortalità, e quella verso il basso che è il naturale susseguirsi di nascita e morte, come ciclo proprio dell’essere umano.
Se una goccia d’inchiostro è un viaggio nel mondo della Qabbalah, dove il percorso è accessibile a tutti, anche a chi di questa materia è assolutamente profano. Il lettore impara che il pensiero mistico ebraico sia fondato su alcuni libri che possono avere diversi piani di lettura, per esempio lo Zohar, il testo profetico ebraico e il più importante nella tradizione cabalistica. Poesia e mistica, nella concezione dell’autore, non esistono l’una senza l’altra, così come riteneva, del resto, anche Tolstoj. La poesia ha tre dimensioni; la prima fatta di metriche e di emozioni, forse quella che tutti intendiamo. La seconda non vuole sedurre il lettore, con ritmi musicali, bensì “migliorarlo”, trasmettendo i valori universalmente condivisi, quali ad esempio l’amore o la solidarietà. La terza esula dal pensiero razionale, e riguarda lo spirito, il cosmo. E, per riallacciarsi al resto, le sue colonne portanti sono proprio la domanda e la ricerca. La poesia, in sostanza, qui coincide con la mistica, di cui la nostra civiltà possiede un patrimonio ricchissimo.
Durante la Shoah, i rabbini che avevano portato al popolo ebreo la Qabbalah, sono stati deportati nei campi di concentramento e trucidati dai nazisti. Questa “sapienza” andata perduta rivive nei romanzi e nei racconti “yiddish”, così come nei dipinti di Marc Chagall, che cito, perché questi li conosciamo più o meno tutti. Il libro Se una goccia d’inchiostro, vuole essere anche un omaggio alla loro memoria. La natura, lo spazio, il tempo, lo spirito, sono governati da codici, che Roberto Malini prova a svelarci in questo libro. Una lettura che si affaccia, almeno per la maggior parte di noi, su una realtà poco esplorata, ma di cui è senza dubbio interessante concepire l’esistenza.
Se una goccia d’inchiostro
Roberto Malini
Lavinia Dickinson, dicembre 2016
Pagine 84
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